Il Museo Diocesano di Massa ha sede in uno dei palazzi più significativi del centro storico della città di Massa, eretto nel cuore della Massa Nova che Alberico I Cybo Malaspina (1553-1623) organizzò urbanisticamente, definendone la cinta muraria e il percorso viario oltre che i principali edifici.
Destinato inizialmente ai figli cadetti della famiglia Cybo Malaspina, il Ducal Palazzino subì nel tempo varie trasformazioni ed alterne fortune, fino all’età napoleonica quando fu abbandonato e cadde in grave degrado.
Con la restaurazione, la duchessa Maria Beatrice d’Este ne decretò il recupero. Grazie alla sua intercessione nel 1822 la città di Massa, fino ad allora soggetta alla antica diocesi di Luni-Sarzana, fu eretta a sede vescovile. Al primo vescovo Francesco Maria Zoppi la Duchessa donò, quale residenza episcopale, l’edificio ristrutturato ad opera dell’architetto Giuseppe Marchelli.
Il palazzo ospitò i primi dieci vescovi diocesani fino al 1970, quando Monsignor Aldo Forzoni spostò la sua residenza presso il seminario.
Al termine di un lungo restauro, il Vescovo Mons. Eugenio Binini ha destinato il piano nobile del palazzo a sede della prima sezione del Museo di Arte Sacra della nuova diocesi, sorta nel 1992 dalla fusione delle due sedi vescovili di Massa Carrara e di Pontremoli.
Il Museo Diocesano riapre il 27 gennaio 2006 al termine di un lavoro di ampliamento delle sale espositive che sono passate dalle prime due, alle attuali sei, nelle quali sono state esposte anche opere provenienti da altre chiese del territorio massese.
Il progetto di ampliamento, finanziato con i fondi dell’otto per mille, ha previsto l’allestimento di quattro nuove sale espositive e della sala di ingresso. Inoltre in un prossimo futuro si auspica di poter concludere l’intervento con il restauro del giardino attraverso il quale si accede al Museo, che potrà divenite un piacevole spazio verde nel cuore del centro storico da mettere di nuovo a disposizione dei cittadini.
Oggi nelle sale si espongono alcune delle opere che meglio rappresentano la storia artistica e religiosa del territorio diocesano. Il nucleo centrale della raccolta illustra le vicende della chiesa di San Pietro e San Francesco, testimoniando delle numerose trasformazioni che la coinvolsero nel corso dei secoli prima della sua erezione a cattedrale.
Nacque come chiesa del convento di San Francesco nel XV secolo per volere dei marchesi Malaspina, fu trasformata nel secolo XVII, grazie alla munificenza dei Cybo, in chiesa gentilizia accogliendo il sepolcro della famiglia ducale.
Nel 1807 acquisì, accanto a quello di San Francesco, il titolo di San Pietro, in seguito alla demolizione, pervicacemente voluta da Elisa Bonaparte Baiocchi, della più antica Pieve di Massa già situata di fronte al Palazzo ducale.
Dall’antica Pieve ereditò alcune delle opere d’arte e di fede più significative per la città di Massa. Una di queste, il trittico del pittore Bernardino del Castelletto, attivo a Massa sul finire del XV secolo, è ora esposta nella prima sala del museo.
Nelle due sale successive, dedicate al tesoro della Cattedrale, sono presentati raffinati parati e preziose argenterie, tra cui la statua reliquario firmata nel 1685 dall’argentiere lucchese Giovanni Vambrè, la croce stazionale tradizionalmente attribuita a Ferdinando Tacca, le insegne episcopali legate ai primi Vescovi.
Accanto al tesoro della Cattedrale il museo ospita opere provenienti da altre parrocchie della Diocesi. Si tratta di testimonianze di fede attraverso le quali è possibile leggere la storia e la cultura dell’intero territorio.
Espressioni della devozione popolare o del gusto raffinato di munifici committenti, realizzati da semplici artigiani o da grandi artisti quali Jacopo della Quercia, Felice Palma, Agostino Ghirlanda, Domenico Fiasella, gli oggetti esposti danno modo di cogliere l’evoluzione dello stile e delle diverse tecniche artistiche del tempo.
Si tratta di opere realizzate per rispondere a specifiche esigenze di culto e per questo il filo conduttore dell’esposizione tiene conto oltre che della qualità stilistica e della raffinatezza tecnica, della funzione che ogni oggetto ricopre all’interno della liturgia.
Il Museo Diocesano non esaurisce il suo compito presentando oggetti preziosi, ma svolge la funzione di deposito, laddove particolari esigenze di tutela lo richiedano, e soprattutto si propone come punto di partenza per progettare, elaborare e realizzare iniziative volte alla valorizzazione dell’importante patrimonio di opere d’arte disseminate nel territorio.
In continuo dialogo con le parrocchie, che mantengono sempre la proprietà delle opere esposte, il museo si prefigge l’obiettivo di aiutare le comunità parrocchiali a riconoscere le testimonianze del proprio passato e a valorizzarle anche e soprattutto quando esse possono mantenere la loro collocazione originaria, sugli altari o nelle sagrestie.
È auspicabile quindi che la visita al museo sia un momento di riflessione sul tema del sacro, e sul valore emblematico che hanno tutte le opere d’arte attraverso le quali si è concretizzata la fede, ma è altresì auspicabile che il visitatore trovi lo stimolo ad uscire dalle mura del museo stesso, e a continuare il percorso di arte e di storia nei luoghi della fede.
Sede del Museo Diocesano di Massa, via Alberica 26 – Massa
Tel. 0585.499241
Ufficio Diocesano per l’Arte Sacra e i Beni Culturali
Via F.M. Zoppi 14 – Massa
Tel. 0585 8990223
Email: bbcc@massacarrara.chiesacattolica.it