Il Cammino sinodale: un percorso che continua

Coordinata da don Maurizio Iandolo, vicario per la pastorale, la Commissione sinodale ha il compito infatti di individuare i modi e i tempi per vivere le tappe stabilite dal Cammino Sinodale della Chiesa Italiana, inserito a sua volta nell’ambito del Sinodo universale, e per aiutare persone, comunità parrocchiali e territori ad assumere uno stile sinodale.

La Commissione sinodale, come suggerito nelle “Indicazioni Pastorali” che seguono la Lettera Pastorale di mons. Ambrosio, è composta da 9 membri: don Cesare Benedetti (vicario generale), don Maurizio Iandolo (vicario pastorale), don Pietro Pratolongo (preside della Scuola diocesana di formazione teologico-pastorale), don Samuele Agnesini (direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano), don Lucio Filippi (rappresentante dei vicari foranei), Cesare Ciancianaini (segretario Consulta diocesana delle Aggregazioni Laicali), Isa Bonuccelli (rappresentante dei laici per la zona di Costa), Giuditta Bertoli (rappresentante dei laici della zona della Lunigiana), Francesca Mariotti (Segreteria per la pastorale). La Commissione è presieduta dal vescovo mons. Mario Vaccari.

Oltre a questo organismo, il Cammino sinodale, prevede anche l’individuazione di due referenti diocesani, chiamati ad animare nei territori il percorso sinodale, dedicato nel primo anno all’ascolto: si tratta di don Maurizio Iandolo (vicario pastorale) e Cristina Galligani (parrocchia di Albiano Magra). La scelta è stata infatti quella di riservare un referente alla rappresentanza della zona di Costa e l’altro alla zona della Lunigiana, mentre per continuità don Iandolo aveva partecipato al Convegno Ecclesiale di Firenze nel 2015: inoltre l’indicazione giunta dalla CEI era di garantire una rappresentanza femminile.

La Commissione diocesana propone in via diretta alcuni documenti utili, tra cui il Documento preparatorio, il Vademecum, la Lettera alle donne e agli uomini di buona volontà, il Messaggio CEI ai presbiteri, ai diaconi e a tutti gli operatori pastorali delle Chiese di Dio in Italia. Sul sito www.camminosinodale.net  troverete tutti gli altri documenti relativi al Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia e tutti i materiali – testuali e video – per l’animazione del territorio.

Nella nostra Diocesi a partire dal novembre 2021, è stato chiesto alle parrocchie, alla Consulta delle Aggregazioni Laicali, agli Uffici pastorali di esprimere i propri delegati, i veri protagonisti di questo cammino per l’ascolto di questa porzione del Popolo di Dio. Consulta i documenti di nomina dei delegati: scheda censimento dei Consigli Pastorali Parrocchiali, la suddivisione del territorio per delegati e la lettera di mons. Ambrosio.

Il ruolo dei delegati è fondamentale: possono provenire secondo tre modalità: le parrocchie, le associazioni e i movimenti (CDAL), gli uffici pastorali. I delegati organizzeranno nei propri ambiti degli incontri di condivisione dove i partecipanti potranno esprimersi ed essere ascoltati. È possibile scaricare le schede divise per i vari settori e il materiale utile ai delegati nel loro ruolo di facilitatori degli incontri di condivisione.

Nella giornata del 27 febbraio 2022 si è svolto l’incontro dei delegati sinodali mentre la Commissione diocesana ha messo a disposizione tutto il materiale necessario per vivere questi incontri.

Il testo con le prospettive del secondo anno si intitola “I cantieri di Betania”. Il testo – che ha come icona biblica di riferimento l’incontro di Gesù con Marta e Maria, nella casa di Betania – presenta tre cantieri: quello della strada e del villaggio, quello dell’ospitalità e della casa e quello delle diaconie e della formazione spirituale. Questi cantieri potranno essere adattati liberamente a ciascuna realtà, scegliendo quanti e quali proporre nei diversi territori. A questi, ogni Chiesa locale potrà aggiungerne un quarto che valorizzi una priorità risultante dalla propria sintesi diocesana o dal Sinodo che sta celebrando o ha concluso da poco.
Il documento “I Cantieri di Betania” è accompagnato da un Vademecum che lo riprende e lo sviluppa in senso operativo, ponendosi come strumento al servizio dei Vescovi, dei referenti diocesani e delle équipe che promuovono il Cammino sinodale.