«Il nuovo umanesimo passa attraverso l’umiltà, il riconoscere i propri limiti, il disinteresse, l’esperienza della gratuità e della beatitudine, la pienezza di vita che si coglie solo nel rapporto con Dio». Questo uno dei passaggi dell’introduzione che il vescovo Mario ha tenuto nell’ambito del Festival “con-vivere” a Carrara, partecipando ad un evento nella sera di giovedì 7 settembre nel Duomo di S.Andrea intitolato “Umanità e sacralità”.
Il vescovo ha poi ricordato come i cristiani debbano essere buoni cittadini, soprattutto essere persone che favoriscono il bene comune nell’ottica del dialogo e l’amicizia sociale, come indicato da papa Francesco nell’enciclica “Fratelli Tutti”. In questo senso è importante riconoscere la nostra comune origine, come figli di un unico padre, al di là del credo religioso e da questo costruire la fraternità.
Mons. Vaccari ha concluso il suo intervento con un richiamo alla misericordia, usata da papa Francesco, come categoria sociale: «faccio misericordia quando mi sento amato e riesco ad uscire da me stesso».
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