In una recente comunicazione inviata ai sacerdoti il vescovo Giovanni ha fatto riferimento alla celebrazione del Natale del Signore ormai prossima, da vivere con tutte le attenzioni e le precauzioni richieste in questo tempo di pandemia.
«Non c’è modo di comprendere il Natale – ha scritto mons. Santucci al clero – se non attingendo alla fede: Dio ha tanto amato il mondo, da consegnare alla morte il suo Figlio unigenito». «Il Figlio viene tra noi per dirci che Dio è amore e chi ama ha conosciuto Dio, il Natale ha come sfondo la croce, per questo il Cristo ha assunto la nostra umanità».
Il vescovo inoltre ha dato alcune indicazioni alle parrocchie per la celebrazione del Natale. La Messa della vigilia, infatti, andrà a sostituire la Messa della notte, con il suggerimento dell’orario delle ore 18.30, mentre alle ore 24.00 sarà possibile il suono delle campane, come segno della nascita del Salvatore.
«La lettura del Vangelo – continua il vescovo – può essere quella della “Messa della notte”; si curi molto la solennità della celebrazione. Si deponga l’immagine di Gesù Bambino nel presepio o in un luogo adatto alla venerazione (è proibito il bacio della immagine). Si tenga conto della capienza della chiesa, della distanza tra le persone, della mascherina».
A seguito del DPCM del 18 dicembre scorso infine l’Ufficio Liturgico Diocesano ha fornito alcune indicazioni alle parrocchie per la celebrazione della Vigilia di Natale.