«… È come unire i puntini per scoprire piano piano e ancora una volta un disegno già definito. Al posto dei puntini oggi abbiamo persone, luoghi, spazi geografici, nazioni … chi può immaginarlo? Chi poteva pensare a realizzare tutto questo se non lo Spirito del Padre?
Finalmente siamo tornati a ripercorrere le strade della nostra bellissima terra, a salire su per la montagna verso Montereggio, paese natale di questo Santo Francesco Fogolla, purtroppo ancora a tanti sconosciuto. Un uomo innamorato di Dio, con un amore grande quanto quello del suo Santo Francesco e pronto a partire come lui per portare l’”Evangelo agli infedeli”. Oggi in questo sabato di luglio, siamo saliti a Montereggio, insieme al nostro caro Vescovo fra Mario, siamo saliti verso il cielo terso, in una cornice di verde fresco riposante. Arrivati abbiamo scoperto con piacere un paese in attesa e anche quelli “lontani” hanno avuto gesti e parole di riverenza verso fra Mario, frate minore come il Santo che oggi festeggiamo e che riportava il saio francescano a ripercorrere le vie del suo paese natio.
Sono emozioni che non si possono raccontare e che resteranno nel ricordo di tutti noi che oggi le abbiamo vissute e che proviamo e desideriamo compartecipare alla nostra grande comunità cristiana. Per questo oltre le parole scritte lascerei spazio alle immagini, nella convinzione che ognuno di noi che le osserva troverà dettagli e significati che susciteranno in qualche misura emozioni e sentimenti diversi, come multiforme è lo Spirito che ci guida e ci previene.
Scrivo solo un’altra cosa e cerco di riportarla in maniera più fedele possibile facendo memoria delle parole del nostro Vescovo fra Mario condivise durante la sua “predica”. Si tratta dell’invito a non cadere nell’ipocrisia e quindi a vivere con umiltà quanto ci è donato. È un messaggio importante che se messo in pratica ribalterà completamente il nostro modo di relazionarci con il prossimo, gettando nuovi basi per una società, di cui la nostra Chiesa è parte e testimone, sinceramente fraterna e solidale».
Gianni Lazzarotti, direttore del Centro Missionario Diocesano.
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