Giovani in una Chiesa tra presente e futuro

“Come annunciare il Vangelo oggi alle nuove generazioni? In un contesto socio-culturale in continua evoluzione, come trasmettere la fede? Con quali attenzioni è possibile edificare la comunità del credenti nella Chiesa?”

Sono solo alcune delle numerose sollecitazioni emerse dal Convegno Pastorale Diocesano, svoltosi lo scorso 27 settembre a Bassagrande, intitolato “Christus vivit, il Sinodo sui Giovani”. Un vero e proprio “convegno-laboratorio” che ha visto una numerosa partecipazione di laici e sacerdoti che si sono riuniti per mettere a fuoco alcuni elementi su come guardare ai giovani nell’ottica della progettazione pastorale.

“Il Sinodo dei Giovani – ha detto mons. Santucci nel suo intervento di apertura – non può restare nel passato, ma deve essere accolto, studiato per poi fare proposte pastorali da praticare, da offrire alla società in cui siamo immersi come sale, luce e lievito”. Il vescovo ha invitato dunque ad un nuovo slancio missionario, perché cambiano i tempi e la vita, ma non il contenuto della fede nel Signore Gesù: la Chiesa infatti non è, se non è missionaria.

Come testimonianza diretta di quanto vissuto al Sinodo del 2018,  è intervenuto Gioele Anni, uno dei 34 giovani uditori al Sinodo del 2018, che ha riportato l’esperienza viva di chi ha partecipato a questo evento straordinario della Chiesa universale. “Nel Sinodo dei vescovi è entrata la vita. La vita dei padri sinodali, capaci di commuoversi e di arrabbiarsi, di soffrire con i giovani dei loro paesi e di gioire per le ricchezze delle nuove generazioni”. Un’esperienza ricchissima quella raccontata, che ha mostrato il volto di una Chiesa in cammino coi giovani.

È intervenuto poi don Maurizio Manganelli, responsabile diocesano della Pastorale Giovanile, che evidenziato come “dai ponti che riusciamo a lanciare o dai muri che innalziamo siamo una Chiesa che annuncia o non annuncia, e in questo ci giochiamo la possibilità di trasmettere il tesoro della fede”.

Il convegno è stato caratterizzato anche dalle attività dei numerosi gruppi-laboratorio che hanno  presentato idee e proposte per una presenza significativa degli adulti e dei giovani nelle comunità.

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