«A te o Maria, Madonna del Popolo, rivolgiamo oggi la nostra preghiera. Ancora una volta ti chiediamo la liberazione dal male che insidioso si diffonde tra noi e minaccia la nostra vita». Inizia così la preghiera composta del vescovo Giovanni, scritta per l’occasione dell’atto di affidamento a Maria, celebrato a Carrara lo scorso 1° maggio. In questo tempo difficile e incerto per le famiglie e le comunità è stato compiuto un gesto di affidamento a Maria, nella città dove la venerazione alla Madonna del Popolo, è presente da secoli.
Già dal mattino, infatti, presso il Duomo di Carrara il vescovo della diocesi, monsignor Giovanni Santucci ha presieduto un momento di preghiera, invitando i partecipanti a mettersi in ascolto della Parola di Dio, per guardare in maniera più profonda al tempo che stiamo vivendo, pieno di difficoltà e incertezze. Uno spazio di preghiera dove si sono toccati gli ambiti più diversi della vita quotidiana: il mondo del lavoro, il servizio ai malati, i giovani, il creato, la politica, il servizio ai più poveri. Al termine della celebrazione, il vescovo Santucci si è recato davanti all’altare e ha recitato la preghiera di affidamento alla Madonna del Popolo, già venerata dalla gente di Carrara.
In seguito decollando dal piazzale di “Carrara Fiere” a Marina di Carrara la statua di Maria, opera dello scultore carrarese Alberto Sparapani, è stata trasportata in elicottero sopra la città di Carrara, tracciando una croce di benedizione, come segno di protezione e liberazione dalla pandemia che da diverso tempo sta flagellando il nostro Paese. Nonostante il programma abbia ricevuto una modifica dell’ultimo momento (vedi il comunicato della diocesi) e non abbia compreso la Lunigiana, bella e significativa è stata la manifestazione di fede e di devozione delle persone, che grazie ai social network e alla emittente tv “Antenna 3”, hanno potuto partecipare al momento di preghiera preparato.
Anche il Sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale, ha compiuto un gesto di omaggio alla statua consegnando lo stemma della città in marmo, simbolo di una delle risorse del territorio, rappresentato dalle cave.
L’iniziativa è resa possibile grazie all’associazione di volontariato “Alfa Victor” e con il contributo della “Fondazione Marmo Carrara”, mentre per la diocesi di Massa Carrara – Pontremoli ha coordinato il lavoro Padre Enrico Di Vita della famiglia religiosa dei Missionari di Maria
Scarica la preghiera composta dal vescovo Giovanni.
I video dell’iniziativa sono disponibili sul canale YouTube della Scuola diocesana di formazione teologico-pastorale.