“Il cuore del vangelo è prevalentemente il servizio della carità, che non è solo lavorare per la Caritas diocesana o per le mense dei senza dimora, ma essere a servizio della costruzione della fraternità: costruire ponti di riconciliazione e collaborazione tra presbiteri, tra presbiteri e laici, tra i laici fra loro, certo avendo una particolare  attenzione per le tante forme di povertà presenti nella nostra società”.

Così il vescovo Mario in uno dei passaggi dell’omelia dell’Ordinazione diaconale di Alessio Bertocchi, celebrata nella solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, in un Cattedrale gremita di fedeli che si sono stretti attorno al seminarista, ammesso nel clero diocesano.

“L’essere diacono nella tua Chiesa di appartenenza  –  ha aggiunto il vescovo – non sarà solo una tappa intermedia in attesa di qualcosa di più grande. No! E’ una tappa necessaria (di quelle che imprimono il carattere per intenderci) e formativa per seguire Cristo che è capo, pastore, sposo, certo, ma anche servo”.

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