Nel “Mercoledì Santo” il vescovo Mario ha presieduto in Cattedrale la Messa del Crisma, alla presenza dei sacerdoti e del popolo di Dio, in una celebrazione ricca e intensa, vera e propria “epifania” della Chiesa.

Nel corso dell’omelia il vescovo si è rivolto in primo luogo ai sacerdoti esortandoli a compiere il ministero della parola di salvezza sull’esempio di Cristo, senza lasciarsi guidare da interessi umani, ma soltanto dall’amore e dal bene per i fratelli.  Infatti il dono della consacrazione è per la missione di portare il lieto annuncio ai poveri, a coloro gravati dal dolore e dalla sofferenza, perché loro il Regno di Dio. Per questo la Chiesa non può fare a meno dell’opzione per i poveri, come esigenza teologica prima che culturale, sociale o filosofica, perché Dio concede loro la sua prima misericordia.

La celebrazione della messa crismale è stata l’occasione per ringraziare il vescovo mons. Gianni Ambrosio, già amministratore apostolico della diocesi, cui è stata donata una scultura della Madonna del Cavatore, come segno della terra apuana per il servizio reso. Presente anche il vescovo emerito di Volterra Alberto Silvani, la Messa Crismale, come una porta del “Triduo Pasquale”, orienta l’attenzione di tutti al Signore Gesù Cristo, agnello consacrato per la salvezza del mondo.

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