Sabato 14 aprile si è svolta la prima Giornata Liturgica Diocesana, promossa dall’Ufficio Liturgico, presso la parrocchia di san Giuseppe e san Vincenzo de’Paoli a Marina di Massa. Dopo il particolare consenso che ha ricevuto l’intervento di mons. Guido Marini in occasione del Convegno Pastorale dello scorso settembre, l’Ufficio Liturgico ha scelto di riprendere alcune delle considerazioni che erano emerse, con una giornata dal titolo “La celebrazione della Domenica, giorno della fedeltà della Chiesa al suo Signore”.
L’iniziativa è iniziata con la celebrazione delle Lodi presieduta dal vescovo Giovanni che successivamente ha introdotto i lavori. Dopodiché ha avuto inizio la relazione di don Gianni Cavagnoli, ospite invitato per l’occasione.
Don Cavagnoli è presbitero della diocesi di Cremona e docente di Liturgia presso l’Istituto di Liturgia Pastorale “Santa Giustina” di Padova; è inoltre direttore della “Rivista Liturgica”, l’importante pubblicazione delle Edizioni Camaldoli che vanta oltre un secolo di storia.
L’intervento ha toccato i vari aspetti relativi al giorno della domenica e alla sua celebrazione all’interno della Chiesa. In particolare il professor Cavagnoli ha messo in luce fin da subito i punti di continuità e discontinuità tra il sabato e la domenica per arrivare a definire quest’ultima un giorno nuovo, un giorno fatto dal Signore (cfr. Sal 117) il cui senso non è principalmente quello del riposo, ma quello di un compimento dell’opera creatrice di Dio operata dalla Pasqua del Cristo.
Questa Prima giornata liturgica è stata un’occasione favorevole per approfondire meglio gli aspetti della celebrazione della domenica, che a volte rischia di essere vissuta secondo schemi lontani dal suo significato originario e, un invito a riscoprire con nuovo vigore il senso del giorno del Signore: come ha ricordato il vescovo Giovanni, citando i martiri di Abitene, “senza la domenica non possiamo vivere”.
È possibile scaricare la locandina con il programma completo, la lettera del direttore, la scheda di iscrizione e il documento della CEI “Il giorno del Signore”, consegnato in cartella.