“La cultura che riscatta e rigenera – cooperatori di Bellezza” è il titolo del campo estivo di Napoli organizzato da Confcooperative Campania, a cui hanno preso parte oltre cinquanta AdC di Progetto Policoro provenienti da tutte le regioni d’Italia.
Dalle catacombe di San Gennaro e di San Gaudioso, alla Chiesa di Santa Luciella, passando per il Nuovo Teatro Sanità, i partecipanti, tra cui anche l’animatrice di Progetto Policoro della Diocesi di Massa Carrara – Pontremoli, hanno potuto toccare con mano l’operato di associazioni, cooperative e fondazioni che hanno ridato nuova luce ai beni ecclesiastici del Rione Sanità.
Sempre alla Sanità si trova “Casa le Ali”, la residenza gestita dalla Pastorale Carceraria dell’Arcidiocesi di Napoli e dall’associazione “Liberi di Volare”, che ospita ex detenuti, le cui storie – come hanno ribadito gli AdC di Policoro in visita alla struttura- «sono la dimostrazione di come con l’aiuto del Signore e di uomini e donne di buona volontà, nella vita ci si possa riscattare e “tornare a volare”».
«La tre giorni partenopea è stata una delle esperienze più profonde e suggestive vissute in questi anni di mandato» ha detto Elisabetta Guenzi, animatore di Comunità del Progetto Policoro, che ha aggiunto: «è stato bello vedere come i giovani del rione Sanità, guidati da padre Antonio Loffredo, si siano impegnati per recuperare e riscattare il territorio in cui vivono. Il loro operato non può che essere di ispirazione per tutti noi animatori, chiamati a rispondere ai bisogni dei nostri territori e dei giovani che li abitano».