La mostra “Pablo T-La Via Crucis” al Museo diocesano: 01.02.25

L’arte astratta medita la Via Crucis e la rappresenta con i colori e la sensibilità di un grande maestro internazionale.

È solo la prima di una serie di mostre dedicate al tema della Speranza che si svolgeranno al Museo Diocesano di Massa, e che costituiscono un progetto culturale diretto da Giammarco Puntelli. Le prime due mostre costituiscono una meditazione, la prima con tecnica astratta, la seconda con la figurazione della narrazione della Via Crucis. Seguirà una collettiva sul tema della speranza e la quarta e ultima mostra sarà di un artista storicizzato sul tema degli umili tanto caro a Papa Francesco.

Il progetto parte con l’arte astratta di un autorevole maestro.

Il maestro Pablo T è stato scelto per esporre al Museo Diocesano di Massa nell’ambito del progetto culturale diocesano che accompagna l’anno del Giubileo 2025 Pellegrini di Speranza con la sua mostra personale “Pablo T- La Via Crucis” che si terrà dal 30 gennaio al 25 febbraio al Museo Diocesano di Massa con inaugurazione sabato 1 febbraio alle ore 16.30. Partecipano all’inaugurazione insieme al maestro, don Emanuele Borserini, direttore del Museo Diocesano e dell’Ufficio Diocesano Beni Culturali ed Edilizia di Culto e il professor Giammarco Puntelli, curatore della mostra e direttore artistico.

“Esporre in un progetto culturale di tale importanza le opere del maestro internazionale Pablo T significa – spiega il direttore artistico delle mostre professor Giammarco Puntelli – aprire le porte dell’arte informale ed astratta per indagare le profondità e le sottili sensibilità di una spiritualità che abbraccia il mistero della Passione del Cristo. Il Sepolcro e la Resurrezione sono alla base della speranza cristiana. Il maestro Pablo T, con grande capacità tecnica e abbandonandosi allo spirito del mistero, ci porta nel drammatico racconto di una Via Crucis che è porta della speranza e certezza di fede. Le sue opere raccontano il dramma, l’equilibrio, tutta la speranza di noi cristiani. E lo fanno attraverso un’arte unica al mondo”.