“Se fare un gesto d’amore ti fa sentire bene, immagina farne migliaia”. Questo il claim della nuova campagna di comunicazione 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana, che mette in evidenza il significato profondo di un semplice gesto che permette ogni anno la realizzazione di migliaia di progetti in Italia e nei Paesi in via di sviluppo.
Domenica 7 maggio, in particolare, si svolge nelle parrocchie la giornata di sensibilizzazione, perchè che attraverso una semplice firma, quella per l’8xmille, è possibile moltiplicare la sensazione di bene che si prova quando si fa un gesto d’amore. Come fa la Chiesa ogni giorno con i suoi interventi arrivando capillarmente sul territorio a sostenere e aiutare chi ne ha più bisogno: poveri, senzatetto, immigrati, ma anche italiani che attraversano momenti di difficoltà.
«Grazie alle firme dell’8xmille – ha dichiarato sul settimanale “Vita Apuana” il diacono Dino Eschini, referente per il “Sovvenire” – possiamo prenderci cura dell’immenso patrimonio artistico, della manutenzione delle nostre meravigliose chiese e dei luoghi di culto che abbiamo ereditato. Riusciamo anche a sostenere le opere caritative che servono per affrontare le difficoltà economiche di tante famiglie e restituire loro dignità e speranza».
Mons. Giuseppe Baturi, segretario generale della CEI, ricorda che la decisione di destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica è “una scelta di libertà per lo Stato e non di convenienza economica”. Con le risorse a disposizione si va “incontro ai bisogni delle persone indigenti, dei migranti, di chi cerca una casa, di chi ha bisogno di ambulatori per curarsi, dei più poveri”.
Scopri di più su: https://www.8xmille.it/
Nella foto il Centro Sociale Caritas alla Cervara di Massa.