«Siamo chiamati a dare la vita per gli altri»: il vescovo Gianni nella Messa Crismale

La fisionomia della Messa Crismale rende visibile il clima di una vera festa del sacerdozio ministeriale, inserito all’interno di tutto il popolo di Dio, per cui la benedizione degli oli santi e la rinnovazione delle promesse sacerdotali sono intimamente legate, in quanto discendono dalla persona del Signore Gesù. «Il servizio del sacerdote – ha detto il vescovo Gianni – tocca la dimensione più profonda dell’uomo, il suo destino eterno: chi risponde alla chiamata e si mette alla sequela di Cristo, deve farsi servo».

Mons. Ambrosio ha esortato i sacerdoti e i diaconi ad invocare la forza di testimoniare l’amore del Signore «sia con il nostro ministero sacerdotale, sia nei nostri comportamenti quotidiani e nelle relazioni tra noi confratelli».

La benedizione dell’olio del crisma assume quest’anno un ulteriore significato: infatti verrà utilizzato per la consacrazione del vescovo eletto Mario. «È profumato – ha detto mons. Ambrosio – e il profumo che il vescovo Mario vuole diffondere nel suo ministero episcopale è il profumo che lo ha attratto per diventare figlio di san Francesco».

Questa celebrazione, «è il momento di comunione più elevato e più significativo del presbiterio di una Chiesa locale», come ha indicato il vescovo Gianni: alla funzione ha partecipato anche il vescovo emerito Alberto, mentre la Cappella Musicale della Cattedrale ha animato la liturgia.

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