Lo scorso 3 aprile presso il bosco del Convento dei Cappuccini a Massa, il vescovo Mario ha presieduto il rito della “Via Crucis” assieme agli Insegnanti di Religione.
È stato un momento intenso di preghiera e di riflessione, dove al centro c’erano gli studenti con le loro aspettative e criticità che vivono il tempo della scuola come una tappa di passaggio verso il mondo del lavoro e la vita.
Particolarmente significativa è stata la preghiera della XIII stazione:
“Eccoli, Signore, i nostri ragazzi, ed ecco le loro croci: ecco le loro famiglie ferite dalla separazione e dall’abbandono, ecco il loro terrore nell’incrociare lo sguardo di un bullo, ecco i loro cuori assetati di bellezza e di verità in un mondo sempre più concentrato a sfruttarli come consumatori da riempire di oggetti e di iper esposizione ai social, ecco le loro inquietudini che sfociano in ansia, fobia scolare, ritiro sociale, abuso di sostanze, disturbi della condotta alimentare, ecco il loro desiderio di un futuro che sia promessa a fronte di una cultura dell’io e dell’immanente che propone loro un domani che è sempre più percepito come minaccia. Ecco i nostri ragazzi e le nostre ragazze, quelli a cui spesso, come insegnanti, vorremmo saper portare le soluzioni migliori, quelli a cui vorremmo risolvere i problemi o dare la risposta giusta al momento giusto: eccoli, li portiamo qui davanti a te, perché al di là dei nostri studi, della nostra scienza, dell’amore che nutriamo per loro e della passione che ci mettiamo ogni giorno, sappiamo che solo tu hai le parole di vita eterna di cui ancora non sanno di avere bisogno, che solo in te possono riposare davvero le loro e le nostre anime affaticate, che sul palmo della tua mano i loro nomi sono già scritti dall’eternità”.