Una Chiesa in uscita è una Chiesa vicina ai bisogni delle persone. È questo il messaggio emerso dalla Festa diocesana della Famiglia, giunta alla 12° edizione, svoltasi presso la parrocchia di san Giuseppe a Marina di Massa, sabato 22 giugno scorso.
L’iniziativa, organizzata dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della Famiglia, aveva come tema quello del rapporto tra la parrocchia e le famiglie un binomio importante che, se ben pianificato, rilancia l’idea di parrocchia quale spazio dove la geografia e la storia degli uomini trovano ospitalità e attenzione. In questo senso, significative sono state le testimonianze presentate, dove le famiglie di alcune esperienze parrocchiali hanno raccontato il loro mettersi a disposizione per un progetto più grande, nell’ottica del servizio e del dono di sé.
Momento culminante della festa è stata la celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo Giovanni che ha sottolineato come il matrimonio rappresenti l’unione di Gesù con la vita, e la coppia di sposi diventa l’immagine di Gesù, che ama la Chiesa e il mondo: alla S.Messa era presente anche il vescovo emerito Eugenio. La festa è proseguita con una cena comunitaria accompagnata dalla musica dell’orchestra. Ad esibirsi è stato anche il coro di voci bianche “Nel mar di note”, che ha intonato canti della tradizione africana e giapponese ed ha concluso l’esibizione, interpretando arie gospel, tratte dal celebre musical Sister Act.
“Orgogliosi e soddisfatti del risultato della serata – hanno dichiarato Fausto e Stella Vannucci – sentiamo il dovere di ringraziare Don Danilo ed i collaboratori della parrocchia di san Giuseppe, che, avendo messo a disposizione, con generosità ed entusiasmo, i locali e gli spazi all’aperto dell’oratorio, hanno reso possibile la realizzazione di una sinodalità di carismi, che sono la vera forza di una Chiesa, guidata dallo Spirito Santo. La grande partecipazione di fedeli, provenienti da tutta la Diocesi, è il risultato della stretta e costante collaborazione tra movimenti, associazioni e parrocchie, a riprova del fatto che una Chiesa unita, aperta e non arroccata su posizioni personalistiche, è la testimonianza più vivida di quanto sia bello essere cristiani. Grazie di cuore, dunque, a coloro che hanno collaborato alla riuscita di questa serata, che ha offerto ai presenti non solo momenti di preghiera e riflessione assieme a divertimento e convivialità”.
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