“Utente e password. Connessioni e profezia”: 24-26.11.22 Roma

“La Chiesa non è contraria – e non lo è mai stata – all’utilizzo dei media. Qual è lo scatto in più che dobbiamo fare? È l’inculturazione del Vangelo nell’oggi mediatico. Non stiamo parlando di proselitismo, ma di testimonianza che non rincorre like spersonalizzanti, ma volti concreti”. Così Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della CEI, aprendo il Convegno Nazionale intitolato “Utente e password. Connessioni e profezia”, che si svolge a Roma dal 24 a 26 novembre.

Dopo lo stop dovuto dalla pandemia e alle sue conseguenze, questa iniziativa si configura come momento di formazione e riflessione sul rapporto comunicazione e pastorale, mentre intende rappresentare  un contributo concreto ai cantieri sinodali che stanno animando il percorso delle Chiese in Italia, in particolare quello della strada e del villaggio.

Con lo sguardo rivolto al 60° anniversario dell’approvazione del Decreto conciliare sugli strumenti di comunicazione sociale Inter Mirifica (1963), il Convegno nazionale intende anche celebrare alcuni snodi importanti: i 20 anni di Parabole mediatiche (2002); i 18 anni del Direttorio Comunicazione e Missione (2004); i 12 anni di Testimoni digitali (2010).

Presente anche una delegazione proveniente dalla diocesi perché gli operatori della comunicazione sociale possono giocare un ruolo fondamentale nel costruire un’immagine credibile e condivisa della Chiesa, non monolitica ma in cammino, capace di infondere speranza e di far convergere le energie, in modo profetico per ritornare al cuore della missione stessa della Chiesa: l’annuncio, semplice e vero, del Vangelo.