“Gestire i conflitti sociali con la buona politica”

I sistemi politici e le istituzioni democratiche del nostro tempo devono fronteggiare oggi nuovi “nemici”, rappresentati dal fenomeno del populismo, e in generale da un processo di legittimazione della politica senza precedenti: sia che si faccia leva sul lato economico, “scatenando” le proteste contro le misure di austerità, sia che si appoggi sulla questione migratoria, cavalcando il leitmotiv dell’invasione dei migranti, tutto questo genera conflitti sociali, che se trascurati portano (ma ci siamo già dentro) alla disaffezione e al disinteresse per la politica.

È quanto emerso nel secondo incontro della SFISP dell’8 febbraio 2019, alla presenza di David Natali, docente di Politica Comparata presso la Scuola Superiore “S.Anna” di Pisa.

Il nostro Paese, secondo l’analisi di Natali, è fermo negli ultimi 30 anni per una serie di crisi che lo caratterizzano: crisi socio-economica e crisi politica si intrecciano in modo tale da rendere l’azione politica e di governo lenta e incerta, quando invece servirebbero investimenti e politiche di lungo periodo.

E l’ Europa in tutto questo? Le prossime elezioni che a maggio rinnoveranno il Parlamento Europeo, a detta di Natali, saranno decisive per il percorso di integrazione europea;  i partiti sapranno ricucire il loro rapporto di fiducia con i cittadini, oppure cercheranno il loro consenso in base a quanti “like” o visualizzazioni riescano ad ottenere sui social network?